A proposito dell'olio extra vergine di
oliva.
Sono sempre più numerosi gli studi sugli
effetti positivi dell'uso dell'olio extra
vergine di oliva (EVO: extra virgin oil) sia
per una sana alimentazione sia per la
cosmesi e per la prevenzione e cura di
alcune patologie.
L'olivo ed il suo olio sono conosciuti sin
dagli albori della civiltà.
In Sicilia, ad esempio, tra i reperti di
tombe del 1500 a.c. sono stati individuati
noccioli di olivo.
Omero ci racconta che l'olio veniva usato
come unguento di bellezza, ma anche per la
cura di ferite e per massaggi agli atleti.
Solone, nel VI secolo A.C., promosse una
legge che comminava la pena di morte a chi
avesse tagliato un albero di olivo.
Ramoscelli di olivo erano segnali di
fratellanza e di pace ed erano il premio,
insieme ad anfore di olio di accertata
qualità, per i vincitori dei giochi
olimpici.
Da Ippocrate in poi, in tutte le tradizioni
mediche ed in tutti i testi clinici, a
cominciare dalla scuola medica salernitana,
l'olio di oliva era proposto come
medicamento efficace in se' o come base
unito ad altre sostanze per le più svariate
malattie ed usi: infezioni anche
ginecologiche, scottature, gonfiori,
cardiopatie, ipertensione, diabete,
disfunzioni del fegato e dell'intestino,
come diuretico, lassativo, per la
preparazione di pappe ai lattanti.
Le proprietà salutistiche dell'olio sono
state ora, in un certo senso, riscoperte da
studi e ricerche moderne e riconosciute, da
ultimo dall'ESFA.
I polifenoli dell'EVO, soprattutto se di
qualità superiore, sono sostanze
particolarmente attive nello svolgere
funzione antiossidante e di protezione
dell'apparato cardiovascolare.
Gli studi più recenti hanno anche rimosso
vari pregiudizi sull'uso dell'EVO nella
frittura e per la cottura in genere e ciò
per la sua particolare composizione
fenolitica.
In conclusione, non a caso la dieta
mediterranea, nella quale l'EVO ha un ruolo
da protagonista, è consigliata vivamente per
raggiungere e conservare il miglior
benessere fisico.